Come diventare malati di mente

«Supplico il lettore, sia che si tratti di uno delle decine di migliaia di psicologi iscritti all’Albo della Repubblica Italiana che di uno delle decine di migliaia di studenti di psicologia che frequentano posti ameni come la Torretta a Firenze, l’ex birreria a via dei Sardi a Roma, ecc., oppure che si tratti delle centinaia di migliaia di pazienti (qualcuno preferisce il termine clienti, ma si sa quali ambiguità questa alternativa suggerisce) passati, attuali o futuri: ebbene li invito a leggere tutto il libro e – tra una smorfia di disapprovazione o un sorriso di compiacimento – a segnarsi i temi che più lo indignano o lo confortano. Ne verrà sicuramente fuori una lista di perplessità su come, a questo punto della propria carriera professionale o del proprio disagio psichico, ci rapportiamo con la scienza o la presunta scienza che applichiamo agli altri o subiamo noi stessi».

Brano tratto alla Postfazione di Luciano Mecacci

La scrittura della Medicina dopo l’Unità d’Italia

Il tema del volume è il legame tra editoria e medicina attraverso la storia delle case editrici che, dall’Unità d’Italia fino alla seconda metà del Novecento, hanno ospitato nel proprio catalogo prevalentemente, se non esclusivamente, testi d’argomento medico. Se è noto che tra Ottocento e Novecento i successi e le scoperte della medicina fanno passi da giganti, meno conosciuti risultano i volumi che raccontano questo affascinante percorso e che si rivolgono ora ai medici che, primi nella storia, si preparano a coltivare una medicina finalmente scientifica, ora a un pubblico più vasto, sfruttando in questo caso un taglio divulgativo, assolutamente nuovo per l’epoca. Una storia dell’editoria medica quindi che racconta l’avventura aziendale di alcune decine di case editrici differenti, tracciando profili di grandi personaggi del mondo editoriale, come ad esempio Francesco Vallardi, primo e pressoché unico medico-editore che la storia ricordi, e al quale si deve la diffusione di gran parte della cultura medica nel nostro paese, almeno fino al secondo dopoguerra. Un volume, dunque, che parla di editori, ma anche di autori e quindi di libri, tutti esaminati con la curiosità che una materia come la medicina può offrire, tanto più se unita alla passione per la bibliofilia.

Di prossima pubblicazione…